ETICA ETNICA PATHOS
Sanza (SA), Italy 2019
Sanza (SA), Italy 2019
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La Madonna che corre
Sanza (SA) Italy 2019
Il culto delle 7 Madonne che hanno in comune il salire e scendere dalle montagne come memoria dell'antichissimo rito della transumanza.
Un viaggio nelle tradizioni più antiche della mia terra.
Un lungo viaggio tra le sette sorelle del Cilento che inizia con la millenaria tradizione della Madonna della Neve.
La notte del 26 luglio i cittadini di Sanza (SA) si preparano a “salire” la statua della Madonna della Neve sul monte Cervati: la vetta più alta della Campania (1890 m.). L’evento religioso è una ricorrenza millenaria molto sentita dalla cittadinanza sanzese, che ogni estate la rinnova con grande fervore e partecipazione di popolo.
L’ascesa assume i tratti di un’impresa epica. Innanzitutto si svolge in piena notte. I marunnari si ritrovano verso le quattro, dopo la funzione religiosa, e portano in spalla la statua della Madonna chiusa nella sua stipa di legno per proteggerla dagli scossoni. Il tragitto fino al santuario – situato in cima alla montagna – viene fatto di corsa e segue un sentiero impervio e ripido, illuminato solo dalla luna (circa 12 km con 1000 m di dislivello). I fedeli procedono correndo per quattro ore e mezza circa, dandosi il cambio e incitandosi a vicenda. Le soste previste lungo l’intero percorso montagnoso sono solamente due (i cosiddetti Poggi della Madonna). L’incontro dei marunnari con il resto dei fedeli avviene tradizionalmente alla “Crocicchia” dove i canti religiosi si fanno più intensi e aumenta il vociare. La festa prosegue fino in cima dove nei volti dei tanti partecipanti la devozione si unisce alla gioia di far parte della stessa comunità.
La statua della Madonna della Neve rimane al santuario fino all’alba del 5 agosto quando i fedeli la “scendono” al paese e la processione si svolge a ritroso secondo le stesse modalità.
La tradizione assai singolare della Madonna che corre conserva il sapore di un rituale senza tempo la cui origine si perde nella storia più antica di questo paese del Vallo di Diano.
Un viaggio nelle tradizioni più antiche della mia terra.
Un lungo viaggio tra le sette sorelle del Cilento che inizia con la millenaria tradizione della Madonna della Neve.
La notte del 26 luglio i cittadini di Sanza (SA) si preparano a “salire” la statua della Madonna della Neve sul monte Cervati: la vetta più alta della Campania (1890 m.). L’evento religioso è una ricorrenza millenaria molto sentita dalla cittadinanza sanzese, che ogni estate la rinnova con grande fervore e partecipazione di popolo.
L’ascesa assume i tratti di un’impresa epica. Innanzitutto si svolge in piena notte. I marunnari si ritrovano verso le quattro, dopo la funzione religiosa, e portano in spalla la statua della Madonna chiusa nella sua stipa di legno per proteggerla dagli scossoni. Il tragitto fino al santuario – situato in cima alla montagna – viene fatto di corsa e segue un sentiero impervio e ripido, illuminato solo dalla luna (circa 12 km con 1000 m di dislivello). I fedeli procedono correndo per quattro ore e mezza circa, dandosi il cambio e incitandosi a vicenda. Le soste previste lungo l’intero percorso montagnoso sono solamente due (i cosiddetti Poggi della Madonna). L’incontro dei marunnari con il resto dei fedeli avviene tradizionalmente alla “Crocicchia” dove i canti religiosi si fanno più intensi e aumenta il vociare. La festa prosegue fino in cima dove nei volti dei tanti partecipanti la devozione si unisce alla gioia di far parte della stessa comunità.
La statua della Madonna della Neve rimane al santuario fino all’alba del 5 agosto quando i fedeli la “scendono” al paese e la processione si svolge a ritroso secondo le stesse modalità.
La tradizione assai singolare della Madonna che corre conserva il sapore di un rituale senza tempo la cui origine si perde nella storia più antica di questo paese del Vallo di Diano.